Studio Arianna Morrone
Lo Studio è condotto dalla Dott.ssa Arianna Morrone che dal 1999 esercita la libera professione di Commercialista a Roma.
Sedi & Contatti
Via Pasquale II, 155 – 00168 Roma
Tel. 0697845370
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Obbligo fatturazione elettronica tra privati. Ecco cosa accadrà nel 2019
A partire dal prossimo anno i privati, nei rapporti tra di loro, saranno costretti ad utilizzare fatture elettroniche emesse attraverso il Sistema di Interscambio (SID), vale a dire il sistema informatico gestito dall’Agenzia delle Entrate utilizzato sinora per acquisire le fatture elettroniche da tutti i fornitori e smistarle per via telematica ai destinatari delle Pubbliche Amministrazioni.
La nuova Legge di Bilancio sostituisce, infatti, a partire dal 1° gennaio 2019, il previgente regime opzionale con l’obbligo di emissione di fatture elettroniche nell’ambito dei rapporti fra privati (B2B), per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, e per le relative variazioni. L’obbligo si estende anche ai soggetti identificati ai fini IVA (non residenti nel territorio dello Stato che non dispongono di una stabile organizzazione).
Le nuove disposizioni non si applicano ai soggetti che applicano il regime forfettario e quelli che continuano ad applicare il regime dei minimi (c.d. regime fiscale di vantaggio) che, pertanto, sono esonerati dal nuovo futuro obbligo.
Ai fini della trasmissione delle fatture elettroniche al SID, le nuove norme consentono agli operatori economici di avvalersi di intermediari, senza che ciò muti o sposti le responsabilità del soggetto che effettua la cessione del bene o la prestazione del servizio. I consumatori finali riceveranno copia elettronica o analogica della fattura elettronica dai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate e da chi emette la fattura, salvo loro rinuncia.
Le nuove norme, inoltre, inseriscono tra le finalità dell’Agenzia delle Entrate, nella gestione del Sistema di Interscambio, anche l’acquisizione dei dati fiscalmente rilevanti.
Sul fronte delle sanzioni, in caso di emissione di fattura, tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, con modalità diverse dal formato elettronico, la fattura verrà considerata non emessa e verrà applicata la sanzione prevista in caso di violazione degli obblighi relativi alla documentazione, registrazione ed individuazione delle operazioni soggette ad IVA (sanzione compresa fra il 90 e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato nel corso dell’esercizio, da 250 a 2.000 euro quando la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo).
La legge di Bilancio 2018 manda in pensione la scheda carburante
La scheda carburante passa il testimone alla fattura elettronica: dal 1° luglio 2018, gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso gli impianti stradali di distribuzione da parte di soggetti passivi IVA dovranno essere documentati con la fattura elettronica, nuova frontiera della documentazione fiscale anti evasione fiscale. La finalità della previsione è chiara, rientrando nell’ambito delle misure di contrasto alle frodi IVA su idrocarburi e carburanti: da tempo, infatti, la scheda carburante è oggetto di attenzione da parte dell’Amministrazione finanziaria. E il pensionamento della scheda carburante metterà fine all’ansia da esatta compilazione del documento.
Dopo circa 40 anni di onorato servizio (era stata introdotta dall’art. 2 della legge n. 31/1977 ed attuata dall’art. 1 del D.P.R. n. 444/1997) la scheda carburante va in pensione. La legge di Bilancio 2018, infatti, ne abroga la disciplina e, a decorrere dal 1° luglio 2018, viene introdotto l’obbligo, ai fini della detraibilità IVA e della deduzione del costo, di acquistare il carburante esclusivamente con mezzi di pagamento tracciabili.
Riforma del Terzo Settore: specificata la disciplina transitoria
Arrivano dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la circolare n. 34 del 2017, le indicazioni tecniche su come gestire il periodo transitorio di applicazione delle novità introdotte dalla riforma del Terzo settore. La circolare specifica quali regole entrano immediatamente in vigore per le associazioni di promozione sociale e quelle di volontariato
Con la circolare n. 34 del 29 dicembre 2017, Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali interviene in materia di Terzo settore al fine di risolvere alcune questioni applicative sollevate medio tempore da alcune amministrazioni regionali per quanto riguarda le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato, per le quali sono operanti gli attuali registri nazionale, regionali e delle Province autonome.
Trasferte di lavoro, Car Sharing come taxi e mezzi pubblici.
Le somme rimborsate dal datore di lavoro per il servizio di Car Sharing non concorrono alla formazione del reddito del lavoratore dipendente in trasferta all’interno dello stesso Comune in cui si trova la sede di lavoro, sia se la fattura emessa dalla società di Car Sharing è intestata direttamente al lavoratore, sia se è intestata al datore di lavoro, in quanto equiparabili a quelle per taxi e mezzi pubblici. Lo chiarisce la Risoluzione n. 83/E, con la quale l’Agenzia delle Entrate spiega che il Car Sharing va considerato come un’evoluzione dei tradizionali sistemi di mobilità.
Riduzione di IMU e TASI del 25% per i canoni concordati
Il comma 53 dell’art. 1 della L. 28 dicembre 2015 n. 208 (legge di Stabilità per il 2016) con l’inserimento del comma 6bis all’art. 13 del DL 6 dicembre 2011 n. 201, ha introdotto, con effetto dal 2016, una riduzione valevole ai fini IMU e TASI per gli immobili locati a canone concordato.
Nuovo regime forfettario: come aderire al regime previdenziale agevolato
Il regime previdenziale agevolato ha carattere opzionale ed è accessibile esclusivamente a domanda da presentarsi entro il 28 febbraio dell’anno per il quale si intende usufruirne. Con circolare n. 35 del 19 febbraio 2016 l’INPS indica chi sono i soggetti interessati, come procedere al calcolo e all’accredito della contribuzione dovuta, le modalità di entrata e di uscita dal regime agevolato e relativi termini.
Jobs Act, cessione di ferie a titolo gratuito: quando è possibile?
A partire dallo scorso mese di settembre, secondo quanto previsto dal Jobs Act, è possibile cedere a titolo gratuito le ferie e i riposi a colleghi che si trovino nella condizione di dover assistere figli minori affetti da malattie che necessitino di cure costanti. Deve tuttavia trattarsi di lavoratori che svolgano mansioni di pari livello e categoria. La previsione riguarda le ferie e i riposi che eccedono i limiti i minimi imposti dalla legge a tutela della salute psicofisica del lavoratore.
Affitti: nuove regole per la registrazione
L’articolo 1, comma 59, della Legge 28 dicembre 2015 n. 208, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (Legge di Stabilità 2016), entrato in vigore il 1° gennaio 2016, ha sostituito l’articolo 13 della Legge 9 dicembre 1998 n. 431 (Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili ad uso abitativo).
Il nuovo articolo 13 della Legge 431/1998, prevede per il locatore l’obbligo di registrare il contratto di locazione entro 30 giorni, a pena di nullità.
Il locatore deve, poi, dare “documentata comunicazione” della citata registrazione, nei successivi 60 giorni, sia al conduttore che all’amministratore del condominio, anche ai fini degli obblighi di tenuta dell’anagrafe condominiale, prevista dall’articolo 1130, numero 6), Codice civile.
Immobili in comodato ai parenti: contratti da registrare entro il 1° marzo 2016
Per i contratti verbali di comodato già in essere alla data del 1° gennaio 2016, stante la non obbligatorietà della registrazione, per poter usufruire dell’agevolazione ai fini dell’IMU e della TASI sin dall’entrata in vigore della legge di Stabilità 2016, la registrazione deve essere effettuata entro il 1° marzo 2016. Il chiarimento arriva dal Dipartimento delle Finanze, con nota del 29 gennaio scorso
Il 2 per mille alle associazioni culturali già nella dichiarazione 2016
la Legge di stabilità 2016 introduce per tali soggetti la possibilità della destinazione del 2 per mille dell’Irpef. La possibilità della destinazione del 2 per mille alle associazioni culturali si applica già per l’anno d’imposta 2015 e pertanto sarà accessibile nei modelli di dichiarazione 2016.
Potranno usufruire del beneficio, però, esclusivamente le associazioni culturali che risulteranno iscritte in un apposito elenco che dovrà essere depositato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Entro il 31 gennaio prossimo dovrà quindi essere emanato un decreto attuativo che stabilirà sia i requisiti e i criteri per l’iscrizione, sia le cause e le modalità di revoca o di decadenza.